martedì 12 ottobre 2010

Seguire le regole conviene

E' di questi giorni la pubblicazione di un libro che ha per autori due consulenti  e manager dal titolo "Regole" (edito da Garzanti e in uscita il 14 Ottobre). Un titolo che in prima battuta sorprende e incuriosisce. Nella presentazione gli autori anticipano in sintesi la tesi sviluppata, di come le regole favoriscano lo sviluppo e l'innovazione delle organizzazioni e della società. Ovviamente lasciamo alla lettura del libro lo svoglimento di questo tema ma cogliamo lo stimolo per fare alcune considerazioni che riguardano altri aspetti della nostra vita.
Introno a noi vediamo come sempre meno sia d'uso seguire le regole, dalle cose più banali a elementi fondanti della nostra civiltà. Chi arrossisce o si sente in colpa per non aver messo una freccia mentre guida o parcheggia in divieto di sosta? Chi nel lavoro sente l'imbarazzo nell'arrivare tardi ad una riunione, lasciando gli altri partecipanti ad aspettare, soprattutto se questi ultimi occupano una posizione gerarchicamente meno elevata in azienda?
Chi fa più caso se un bambino non lascia il posto a una persona adulta o addirittura anziana? chi fa caso a come ci si comporta a tavola? e potremmo continuare di questo passo elencando decine di azioni che tutti i giorni tutti noi facciamo o vediamo fare.
Eppure le regole sono l'espressione del rispetto verso gli altri e verso se stessi. Rispetto verso un sistema che fa in modo che tutti possano dare il meglio di se stessi. La mancanza di attenzione anche ad un semplice modello di comportamento ha stravolto i ruoli, creato inefficienze, reso esteticamente meno gradevole la comune convivenza. Come non capire che tutto questo crea sottosviluppo? 
Eppure l'educazione e i valori morali dovrebbero essere una conquista dell'evoluzione e non il contrario.
Parliamo degli uomini delle caverne come di essere arretrati pià vicini al mondo animale che umano. Ma perchè vogliamo tornare a quello stato quindi invece di guardare avanti?
Il "lasciar perdere" far finta di niente lascia spazio ai furbi, a coloro che scelgono le scorciatoie per arrivare, che non hanno scrupoli di negare la dignità altrui per avere il proprio vantaggio.
Forse non dobbiamo andare lontano o promuovere solo i grandi gesti. Mi chiedo se non occorra tornare alle regole di base e anche alla severità nell'insegnarle e nel farle rispettare.

Si sente il bisogno della pulizia e della freschezza che il rispetto (delle regole) porta in una relazione, in una famiglia o in una azienda.



 


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